A quasi 11 anni dall’omicidio di Pietro Capone, il 49enne di Gravina in Puglia, conosciuto in paese come il ‘paladino della legalità’ per le sue battaglie contro l’abusivismo edilizio, la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha annullato la condanna nei confronti di quello che, secondo la Pubblica Accusa, sarebbe il suo assassino: l’imprenditore Gaetano Scalese, assistito da Andrea Di Comite – socio fondatore di Polis Avvocati, coadiuvato da Gaja Martinelli e Alessandro Lorusso – e Valerio Spigarelli del Foro di Roma.
Sulla stampa: Gravina, omicidio Capone, dopo 11 anni condanna annullata con rinvio