«Il gratuito patrocinio è a carico degli avvocati»
Le testimonianze: lo Stato paga le parcelle dopo due-tre anni
[…] In perfetta sintonia l’avv. Andrea Di Comite dello studio Polis: «Il patrocinio gratuito per i non abbienti – dichiara – rappresenta una delle più importanti conquiste della civiltà giuridica perché assicura (o almeno dovrebbe assicurare) a tutti la possibilità di difendersi e di far valere in giudizio i propri diritti e interessi, indipendentemente dalle condizioni personali e dalle possibilità economiche».
E aggiunge: «Gli ormai cronici ritardi nella liquidazione dei compensi, tuttavia, rappresentano un peso spesso insostenibile per gli avvocati, soprattutto i più giovani, che quotidianamente assicurano la concreta attuazione di questa garanzia, riconosciuta a livello costituzionale e sovranazionale».
«Nella realtà, spesso trascorrono anni dal conferimento del mandato alla percezione dei compensi da parte dello Stato ed il costante aumento delle richieste riscontrato a partire dal 2009 (in significativa concomitanza con il dispiegarsi degli effetti della crisi economica), rischia di rendere ancora più lenti e incerti i processi di liquidazione delle parcelle professionali. L’ulteriore conseguenza è minare il diritto costituzionale di ogni cittadino ad una difesa effettiva, riducendo l’istituto a un presidio formale privo di una significativa incidenza nella concreta prassi della amministrazione della giustizia», chiude Di Comite.