L’importante risultato è stato ottenuto sull’assunto, accolto dai giudici, che “l’importazione del grano duro da parte delle industrie molitorie italiane è al centro di una campagna denigratoria, nell’arco degli ultimi anni, che ha avuto ampio rilievo su tutti i mezzi di informazione, dalla carta stampata ai social, con la reiterata e indiscriminata diffusione di notizie pacificamente false, ingenerando allarme nell’opinione pubblica e paventando rischi per la salute tanto infondati quanto dannosi per la reputazione degli operatori del settore.
4 marzo 2024, La Gazzetta del Mezzogiorno