di Giovanni Longo
[…] Per l’avvocato Gianni Di Cagno (studio Polis), difensore di Giampaolo Angelucci, «poiché da 10 anni non si fa altro che parlare di una presunta tangente e di una corruzione che non è mai esistita, credo che a questo punto non solo l’opinione pubblica ma alcuni organi dello Stato debbano delle scuse a qualcuno. Questa vicenda ha creato un gravissimo danno economico al consorzio San Raffaele. Riteniamo che azioni di questo tipo, quando incidono così pesantemente sul tessuto economico, forse dovrebbero essere avviate con maggiore prudenza».