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15 Jan, 21

Processo Labriola, rischio prescrizione. Polis chiede tempistiche più celeri

C’è il rischio di prescrizione nel processo sulle presunte omissioni sulla sicurezza che avrebbero contribuito a causare la morte di Paola Labriola.
I penalisti di Polis, Michele Laforgia e Paola Avitabile, difensori dei parenti della vittima costituiti parte civile nel processo iniziato quattro anni fa, hanno sollevato la questione della prescrizione ieri in udienza, chiedendo, a tal riguardo, che il giudizio prosegua con tempistiche più celeri.
La psichiatra barese fu assassinata il 4 settembre 2013, con 70 coltellate inferte da un paziente del centro di salute mentale dove lavorava.
Il 4 marzo prossimo, dopo sette anni e mezzo dall’omicidio, potrebbe prescriversi  il reato contestato all’ex DG della Asl di Bari (morte in conseguenza di altro reato) e ad altri imputati. I giudici hanno intanto fissato una udienza a settimana, fino al 25 febbraio, data in cui dovrebbe essere emessa la sentenza, salvo sospensioni della prescrizione, da valutare nel merito.
“Nonostante lo sforzo fatto da giudici e difensori degli imputati, siamo davvero rammaricati che a sette anni dall’omicidio non si sia ancora giunti ad una definizione della vicenda giudiziaria – dichiarano gli avvocati Laforgia e Avitabile –. Oltre al fatto che, ad oggi, la famiglia di Paola Labriola non hai mai ricevuto né un euro, né un’offerta del risarcimento del grave danno subito”.
Rassegna Stampa
La Gazzetta del Mezzogiorno_15012021
Corriere del Mezzogiorno Bari 15012021
Repubblica Bari_15012021
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