L’avvocato barese, per sette anni all’autorità nazionale, spiega gli equivoci alla base della normativa.
L’unica fattispecie non regolamentata dal Ministero è quella delle assemblee. Da sempre, però, equiparate alle astensioni.
«Ma i beni culturali da 25 anni sono nella legge sugli scioperi…»
Di Cagno: il decreto non aggiunge nulla, c’è anche una delibera della commissione.
di Gianfranco Summo
Gianni di Cagno, avvocato barese dello studio Polis e con una lunga storia nella sinistra pugliese e nazionale, ha ricoperto incarichi di responsabilità come componente laico del Consiglio superiore della magistratura e poi nella Commissione di garanzia per il diritto di sciopero dal 2002 al 2009.
Ha visto? Una svolta, un decreto lampo e finalmente non si potrà più fermare la cultura con l’assemblea di quattro custodi. Che ne pensa?
«Che ne penso? Sono piuttosto perplesso»